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TELESCOPIO GREGORIANO
Periodo di costruzione Costruttore Dimensioni
fine del XVIII secolo J. Dollond, Londra (Gran Bretagna) lunghezza max.: 92 cm; altezza max.: 61 cm
Il telescopio gregoriano permette di osservare oggetti lontani, fornendo di essi immagini diritte. Esso č costituito da due specchi concavi per l'obiettivo e da due lenti convergenti per l'oculare. Uno specchio concavo di metallo a sezione parabolica, con un foro al centro, riceve dall'oggetto molto lontano i raggi luminosi e, mediante la riflessione, forma una immagine reale davanti ad un piccolo specchio mobile, concavo, a sezione ellittica, con diametro circa uguale a quello del foro. Il secondo specchio riflette quindi i raggi verso il foro ed essi vengono raccolti dalla prima lente dell'oculare. Spostando opportunamente lo specchietto mobile, si fa in modo che la seconda lente formi una immagine virtuale ingrandita e molto lontana. Proposto da James Gregory nel 1663, questo telescopio, detto a riflessione, risolveva il problema della aberrazione cromatica allora presente nei telescopi a rifrazione, dotati cioč di sole lenti; problema che in quegli anni vide impegnato anche Newton.

Nota Bene:
le animazioni sono relative al "Telescopio gregoriano" scelto come prototipo.

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